Tema molto discusso tra aziende, architetti, designer e facility manager ma al quale non credo ci possa essere una risposta ben definita.
Aziende che sviluppano gran parte del loro fatturato tra Nord Italia e Nord Europa vi diranno che non c’è più richiesta di prodotti manageriali nel senso tradizionale mentre altre che intervengono maggiormente su mercati come quello del MedioOriente, vedranno ancora una gran fetta del loro fatturato prodotto da arredi direzionali.
Noi che dobbiamo tirare fuori il fatturato principalmente dal nostro difficile mercato Romano come dobbiamo fare?
Beh diciamo che nella pubblica amministrazione, dove subiamo i capitolati dell’ultima convenzione Consip (e PGS addirittura!) abbiamo ancora richiesta di prodotti direzionali ma si tende a trasformare il prodotto impiallacciato in melaminico sopratutto per il contenimento dei costi ma un po’ anche perché è sempre più complicato far capire all’utente finale la differenza tra i melaminici di ultima generazione ed il tranciato, oltre alla gestione dei riordini nel tempo ed al cambio naturale del colore che sono di fatto un problema.
Qui servono prodotti “furbi” con forti spessori dai 38 mm in su, forme semplici, costi contenuti e prevalenza di colori di legni scuri.
Altra fetta di mercato da non sottovalutare nell’Urbe è quella degli studi di avvocati, notai e commercialisti, qui infatti resta una certa necessità per l’ufficio principale e la sala riunioni/stipule di avere un certo prestigio specialmente per giustificare le parcelle più alte e dare quel senso di solennità che ci aspettiamo entrando negli uffici dei professionisti più blasonati.
Dobbiamo necessariamente procurarci i cataloghi dei brand più noti quando abbiamo l’architetto come interlocutore ed anche una scelta ampissima di arredi in legno, cuoio, laccati, vetro e materiali innovativi come cemento e corian quando invece a decidere è direttamente il titolare dello studio, spesso consigliato dalla partner.
Parliamo poi delle aziende più grandi, quelle di stampo famigliare, a Roma ce ne sono ancora un po’ dove la gerarchia dei ruoli è ancora ben delineata anche dallo stile degli uffici direzionali.
In questa nicchia abbiamo ancora necessità di trovare delle soluzioni con arredi di prestigio anche dal taglio molto classico e possiamo di nuovo dichiarare l’ufficio direzionale ancora vivo e vegeto!
Altro discorso per gli uffici delle multinazionali ovvero aziende più strutturate dove non c’è un vero e proprio titolare, queste hanno un po’ perso la voglia di evidenziarle la gerarchia verticale dei ruoli attraverso gli arredi e si tende ad avere uffici più uniformati dove la differenza tra manager ed impiegato non è così evidente questo per rendere il team più unito e collaborativo.
In queste aziende si tende ad avere ambienti più tecnologici, smart e si farà pertanto attenzione a sistemi regolabili elettricamente in altezza, cablaggi, cariche wireless per i devices e sistemi video touch screen integrati al piano della scrivania oppure alle pareti, per essere sempre in contatto con i collaboratori ed altre sedi del gruppo.
Specialmente nelle sale riunioni i sistemi audio e video per le teleconferenze dovranno essere molto performanti e si dovrà spesso ricorrere ad arredi totalmente customizzati per integrarle alla perfezione negli ambienti, qui dovrete avere una falegnameria evoluta come partner per affrontare questi lavori, non potete improvvisare niente.
Sempre a Roma abbiamo anche sedi di Ambasciate, organi Istituzionali vari, partiti politici, Vaticano (Bergoglio spending rewiew permettendo!) che avranno sempre necessità di uffici prestigiosi.
Prendendo poi in considerazione il lato amministrativo, le aziende produttrici avranno comunque la necessità di sviluppare arredi direzionali per il motivo più determinante … hanno margini esponenziali rispetto all’operativo ed il solo mix delle vendite tra le varie produzioni riuscirà a far quadrare i loro conti.
Del resto anche tutta la catena “alimentare” margina di più con il direzionale … dal rivenditore al montatore passando per noi agenti e per il trasportatore.
Quindi lunga vita al direzionale e più si cercherà di appropriarsi di una nicchia esclusiva e più ci si dovrà dotare di una selezione di prodotti di fascia molto alta per soddisfarne le necessità, magari diventare specialisti di arredo uffici per studi legali e notarili?
Potrebbe essere un idea, la nicchia è ancora vuota e non mi sembra che non ci sia nessun riferimento conclamato per richieste del genere.
Ma del resto nel nostro settore c’è ancora del generalismo diffuso quindi il primo che inizierà il percorso di specializzazione dominerà la nicchia e per gli altri ci sarà ben poco da fare …
Rimanere sempre attenti al mercato per intercettare quella fascia e confezionare le migliori soluzioni sarà un’aspetto importante del business di domani!!!
A presto!!!!